Giornate d’Autunno del Fai presso l’antico borgo di Simeri
di Francesca FERRARO
L’esperienza di “Apprendista cicerone” è una delle più interessanti sotto il profilo della “Cittadinanza attiva” che possa essere esercitata mentre si è a scuola.
Il Fondo Ambiente Italiano ormai da decenni utilizza questa formula, coinvolgendo studenti di ogni ordine e grado nell’attività di promozione culturale e di animazione del territorio. In pratica i ragazzi studiano e si preparano per illustrare le qualità dei luoghi ai visitatori e li accompagnano nell’itinerario di visita durante alcune giornate particolari che vengono pubblicizzate attraverso il sito della fondazione, i giornali e i principali canali televisivi.
Il FAI va a scoprire quei posti nascosti alla vista del turista distratto, cerca quello che è poco noto, poco conosciuto e cerca di mettere in luce aspetti straordinari della nostra meravigliosa Nazione.
Il Liceo Scientifico di Catanzaro ha aderito alle Giornate d’Autunno del Fai presso l’antico borgo di Simeri, organizzate dalla delegazione della provincia di Catanzaro.
Una trentina di studenti ha partecipato in maniera attiva al progetto e i giovani apprendisti si sono appassionati nell’approfondire le conoscenze in merito alla storia, alla cultura e alle tradizioni storico-artistiche del territorio.
Si è trattato di un vero progetto di coinvolgimento produttivo di classi e gruppi-classe che ha favorito l’inclusività, il lavoro di gruppo, la promozione culturale e sociale.
Il Dirigente Scolastico, Filomena Rita Folino, ha sostenuto il progetto che rappresenta un validissimo esempio di valorizzazione delle interazioni fra scuola, società e territorio.
Vi è stato un coinvolgimento reale e gioioso degli studenti che hanno trovato piacevole e divertente poter apprendere dal vivo quanto già studiato in remoto, comprendendo che la storia dei territori, per quanto raccontata, non è mai fatta propria se non ci si immerge in quegli spazi, se non si mettono in campo tutti i sensi e non si respira l’aria dei luoghi.
Gli studenti di diverse classi del Liceo Siciliani, sostenuti dalle prof.sse Ferraro e Ierardi, hanno coinvolto i tanti visitatori raccontando, in particolare, la storia della Collegiata di Simeri, una chiesa distrutta dai terremoti e i cui suggestivi e monumentali ruderi danno occasione per ripensare a questo piccolo borgo in relazione alla sua storia. È una storia che affonda le radici nella cultura pregreca, ma anche in ogni altra epoca; ne sono traccia, oltre agli innumerevoli ritrovamenti archeologici, le vestigia imponenti del Castello, i resti del convento dei Cappuccini, i ruderi dell’antico quartiere Grecìa e di quello ebreo.
Simeri rappresenta un palinsesto di culture, tradizioni, epoche e arte. I terremoti hanno fatto tanto per distruggere questa terra, ma ancor più ha fatto l’abbandono e l’oblio.
Come sostiene il grande presidente del FAI, il professore Carandini, i paesi interni rappresentano “l’ossatura” dell’Italia, struttura senza la quale il corpo della Nazione non può sostenersi. Condividendo le impostazioni dell’associazione, il capodelegazione del FAI Catanzaro, dottoressa Samà, sostiene un’azione di continuo stimolo e confronto con le realtà del territorio che, nel caso di Simeri si sono rese particolarmente attive nell’accogliere i tantissimi visitatori con tanta gioia degli “apprendisti ciceroni”, immersi in un vero e proprio compito di realtà.
La Ciminiera – Dicembre 2021