di Giorgio PALUMBI –
Pittura, la sua, che magistralmente concilia l’idea con l’estro ed il grande talento posseduto con la complicità dell’esclusivo personale creativo che sa riportarsi ad un classicismo di rara potenza.
Percorsi estetici quelli di Francesco Mirarchi in viaggi attraversati dall’armonia di immaginarie note musicali eseguite con una maestria che limpidamente emerge dai suoi dipinti raffiguranti strumenti musicali che flettono immagine sonora della propria intima sensibilità facendo vivere, tra l’altro, il verosimile rendendolo reale ed emergerne la preziosità delle velature, colorifiche realizzate.
Descrizioni che vivono della musicalità dell’autore che sanno divenire “Arte” in capolavori perfettamente in equilibrio tra la ricchezza delle decorazioni ed un senso eccelso del limite, sapendo essere mai uguali nella forma ma che rappresentano una baroccheggiante avventura del tutto nuova fatta di perfezione tecnica e di genialità inventiva che sa trarre,ammaliare e calamitare lo sguardo verso un “oltre infinito” attraverso la propria immensa capacità del sapere bene dipingere.