2004 – LA CIMINIERA 10_12 – ANNO IX

2004 LaCiminiera IX - 10_11_12
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Dieci anni.
Ebbene si, dieci anni di fervida attività associativa.
Eppure, mi sento come se stessi iniziando ora… le stesse difficoltà, le stesse incomprensioni, le stesse gioie, le stesse soddisfazioni, lo stesso entusiasmo di allora, quel 30 novembre 1995, quando si concretizzò l’assetto dell’Associazione di Volontariato culturale “Centro Studi Bruttium”.
La mia intenzione di cedere la guida associativa ad altro socio mi costringe ad aprire il mio “cassetto delle memorie” (per dirla come il poeta Antonio Palumbo) per ritrovare antichi ricordi e amicizie che sono stati e saranno, inevitabilmente, sempre nel mio cuore.
Ritrovo così Armando Giorno, Pino Paone, Elvira Monterosso, Pino Grillo e tanti, tanti altri; essi sono stati per me, e sarà mio impegno farveli rimanere sempre nei cuori di chi si riconosce nel “Bruttium”, indiscutibile riferimento del successo di una Associazione.

E’ proprio grazie alla loro amicizia, alla loro caparbietà, alla loro cultura, alla loro umanità che oggi il “Bruttium” può affrontare consapevolmente l’undicesimo anno di vita associativa.
Tra i tanti ricordi, come dimenticare il primo numero “zero” de “la Ciminiera” (pubblicato nell’ormai remoto marzo 1996)? O il numero “zero” del “4 Fogli” (che invase le edicole della città di Catanzaro nel gennaio del 1999)? Con Armando Giorno abbiamo condiviso la gioia di aver raggiunto uno dei tanti obiettivi che ci eravamo fissati: “avere un nostro organo di stampa”.
I tanti e tanti ricordi che emergono dalle cento e più iniziative progettate, curate e realizzate dai soci, tutte regolarmente documentate dai mass-media (conferenze, convegni, mostre d’arte, tornei di scacchi viventi), mi fanno inorgoglire e mi confermano che, se lo si vuole, ma veramente, si può fare tanto per la nostra terra e per i nostri giovani.

Tanti si sono sempre chiesti come riusciamo a fare tutto ciò.
Lo ha ben chiarito il mio amico e attuale vicepresidente del Centro Studi Bruttium, Raoul Elia, nella chiusura dell’iniziativa “Nel Cassetto delle Memorie”: ”.. mi preme sottolineare il carattere innovativo che tale manifestazione ha inteso proporre e che è stato pienamente recepito dall’uditorio e dai media. E’ la prima volta, infatti, che un’associazione culturale, invece di lavorare nel suo orticello, come troppo sovente accade in Calabria, decide di mettersi in gioco e di collaborare con le altre realtà locali del territorio calabrese, altre associazioni, ma anche vescovadi, comuni ecc…, per costruire un percorso volto a recuperare una parte importante della cultura calabrese, la sua produzione letteraria”.

Al prossimo anno.

PN