Miei cari amici,
siamo ormai pronti a presentare, oltre al consuntivo dell’anno appena trascorso, gli obiettivi che guideranno per “l’anno che verrà”, l’ottavo di vita ed attività, per la cronaca, dell’Associazione Centro Studi Bruttium.
Abbiamo iniziato il nostro nuovo anno di attività con una manifestazione che sicuramente, per le caratteristiche organizzative, la massiccia presenza e i contributi di livello internazionale, sarà punto di riferimento per tutti gli interventi similari che seguiranno: con una conferenza e una mostra, che si protrarrà nel tempo, il Centro Studi Bruttium, in collaborazione con l’Assessore alla Cultura della Provincia di Catanzaro, avv. Caterina Salerno, ha proposto una riflessione seria ed attenta sulle nuove vie dell’arte del terzo millennio alla luce della sempre più preponderante influenza della “Computer Art”.
Dagli interventi di chi ha partecipato alla manifestazione, apertasi con la conferenza del 9 dicembre 2003, è emerso un quadro suggestivo, e per alcuni versi anche preoccupante, sui nuovi saperi di cui l’artista dovrà necessariamente impadronirsi per poter essere, come da sempre, divulgatore di cultura e anticipatore di nuove via di sviluppo della nostra società.
Musica, cinema, fotografia, arti figurative, architettura, moda, comunicazione ecc… hanno sempre più l’urgenza di verifiche continue e aggiornamenti costanti, se vogliono essere inseriti nella cultura globale che domina ormai, anche grazie agli artisti digitali, il mercato culturale.
Noi siamo felici di aver, per primi nella nostra regione, gettato questo sassolino nello stagno e ci auguriamo che altri ne continuino il discorso per dare ai nostri giovani l’indicazione per nuove strade e mezzi utili, anzi necessari per confrontarsi alla pari con il resto del mondo.
Ma ora passiamo alla rivista che state leggendo.
Grazie alla grande mole di materiale pervenutoci per la pubblicazione, anche per questo numero siamo riusciti a proporvi interventi validi e sicuramente di grande impatto.
Partiamo con l’analisi archeo-astronomica del dr. Adriano Gaspani, docente di Archeoastronomia (vedi La Ciminiera 5/6 – 2003), sul castello normanno-svevo di Cosenza. L’articolo, sebbene ricco di dati tecnici, risulta essere valido anche per la lettura e la comprensione per i non addetti “ai lavori”.
Il sommario continua poi con un contributo del prof. Ulderico Nisticò, ricercatore e storico di chiara fama, sulla battaglia dell’Elloporo ricostruita grazie al racconto di Diodoro Siculo, storico greco nato ad Agirio (oggi Agira, in provincia di Enna) e autore della Biblioteca Storica, una storia universale in 40 libri che racconta la Storia dalle origini mitiche alla spedizione di Cesare in Gallia.
Alla presenza bizantina in Calabria (e precisamente nella zona jonica) fa riferimento lo studio che ci propone il prof. Cesare Mulè, grande ricercatore della cultura e delle tradizioni del popolo calabrese.
Il prof. Raoul Elia continua la sua ricerca sui “Misteri di Calabria”. Questa volta ci presenta ben due “misteri”: il primo riguarda San Pietro in Guarano, l’altro Santa Sofia d’Epiro, paesi entrambi in provincia di Cosenza.
Si continua con la rubrica “Cultura esoterica”, con un erudito intervento del dott. Antonio Anzani avente per titolo “Elogio all’eresia”. “Il latino Haeresia ed il greco airév (airéo) significano scelta. Eresia significa un’opinione preferita ad un’altra, e non implica, prima del Cristianesimo, l’idea di errore”. Questa la premessa dello studio pubblicato.
Altro importante contributo che vi proponiamo è a firma del dr. Antonio Nicoletta. L’autore nel suo “Cronaca di una unificazione – Il Regno delle due Sicilie dal 1130 al 1861” anticipa la sua relazione in questi termini: “… La presentazione di una storia sconosciuta ai più, sgradita a molti e comunque tenuta nascosta per più di 140 anni e che ora in un momento in cui la rilettura, la revisione incalza su molti aspetti oscuri della storia italiana mi sembra sia giusto parlarne.”
Chiude la rivista il prof. Domenico Caruso, con la quarta parte di “Dicìa l’anticu... ” e altri scritti.
Vi segnalo il contributo del dott. Diego Terreni sul giallo della morte di “Mozart”.
Nell’augurarvi una buona lettura, vi diamo appuntamento al prossimo numero.
Pasquale Natali