Un appello del presidente del Centro Studi Bruttium in vista delle elezioni
“Amministratori moralmente sani”
Critica al “riciclaggio” dei candidati nei partiti
IN CAMPAGNA elettorale i contributi e i pareri per il raggiungimento di una “città migliore” non mancano. Oggi, é la volta del centro studi “Bruttium” di Catanzaro Lido che interviene nel dibattito elettorale per dare un contributo al programma per l’amministrazione del Comune.
La premessa su cui si fonda il programma presentato dall’associazione di volontariato poggia sul presupposto, specificato in una nota stampa, che tutte le parti in causa «ritengono la gestione della cosa pubblica un servizio perciò un impegno molto serio che deve essere affidato a cittadini culturalmente e moralmente idonei e capaci di utilizzare la disponibilità di bilancio nella direzione della realizzazione dei programmi enunciati con responsabile realismo».
Dunque, per la nuova gestione del Comune il Centro studi che accoglie tra i suoi soci il gruppo “Pro Catanzaro Sud“, il comitato costituto alla fine del 1994 da cittadini liberi da ogni vincolo partitico e che ha come fine principale la rivalutazione socio‑economica‑turistica, propone il suo programma a tutte le forze che presenteranno liste di candidati per le prossime elezioni amministrative.
L’idea di mettere nero su bianco nasce dalla considerazione che «molti dei candidati presentati sono gli stessi di ieri, pur se facenti parte di gruppi diversi, puntualmente alla fine o al rinnovo di ogni gestione amministrativa si ripropongono quali alfieri di iniziative spesso completamente sbagliate e di progetti utopici».
Sono sette, in tutto i punti del programma per la riqualificazione della città e del suo ruolo.
Al primo posto, il centro “Bruttium” pone la necessità di preventivare impegni e spese: «affinché almeno in un triennio di gestione i cittadini possano finalmente usufruire di beni e servizi indispensabili per il soddisfacimento dei bisogni primari». Garanzia di sedi stradali percorribili , edifici scolastici qualificati, ultimazione di quelli iniziati e progettazione dei nuovi «in modo tale chela popolazione scolastica non sia costretta, come avviene puntualmente a ogni inizio di anno scolastico a promuovere manifestazioni e scioperi per insufficienza e inagibilità delle aule», sono alcuni dei passaggi del programma.
Inoltre la Bruttium chiede che sia finalmente realizzato un piano urbanistico definitivo e la riqualificazione del quartiere di Lido «che deve rappresentare il polmone della città e del suo sviluppo allo stato relegato fra gli ultimi posti per qualità e livello di vita fra tutti i paesi della costiera jonica». Oltre che di affrontare il problema legato alla riqualificazione dei quartieri, nel comunciato si chiede di assumere iniziative per la modifica dello Statuto cm unale «in modo che la rappresentanza dei vari quartieri in Consiglio sia proporzionale ai residenti e perché le circoscrizioni abbiano reale autonomia deliberativa, propositiva e attuativa mediante l’accesso ai fondi previsti nel bilancio comunale».
Poi gli autori della nota passano a spiegare che é, ad esempio, indispensabile risolvere il problema del porto adottando una soluzione alternativa «dal momento che tutte le opere e le ingentissime spese finora fatte hanno determinato soltanto danni con graduale distruzione dell’arenile».
Tra le altre questione sollevate vi é, inoltre, quella che promuove la «creazione di un polo sanitario autosufficiente dotato anche di autombulanze in considerazione principalmente del bacino di utenza che va al di la del territorio comunale»
Infine una richiesta riguarda la possibilità di «impegnare tutti gli operatori del sociale, pubblici e provati per avviare attività dirette allo sviluppo culturale e operativa della popolazione facendo si che questa possa determinare oculate scelte anche in occasione di elezione a tutti i livelli. In questo impegno, primaria, dovrà essere la creazione di punti d’incontro dei giovani onde evitare la possibilità di devianze e la micro‑criminalità».
R.L,
Il Quotidiano
sabato 14 settembre 1996
pag. 14