2005 – LA CIMINIERA 03 – ANNO X

SALVA: La Ciminiera Anno X – n.ri 7_12 – 2005
LEGGI: La Ciminiera Anno X – n.ri 7_12 – 2005

EDITORIALE – Pasquale Natali

Anche questo decimo anno di attività se ne è andato e, come d’obbligo, ci accingiamo a quella fase di  auto valutazione così impietosa e a volte crudele sulle attività svolte e sulle prospettive future.
Il Centro Studi Bruttium ormai è avvezzo a simili confronti e ogni qual volta ci si riunisce per valutare le attività svolte, si prova, alla fine, la gioia e l’orgoglio di aver “vissuto” un altro anno associativo.
Ecco perché, per noi, ogni anno che passa non ci porta il dilemma “continuiamo? Si o No?,
Continuiamo e … basta.
Anche questo numero della rivista esce in formato idoneo alla lettura sul nostro sito Internet.
Questo per due semplici motivi:
1. per un motivo esclusivamente economico
2. per poter raggiungere più lettori e amici sparsi in tutto il “mondo” WEB.
Chiunque sia interessato, può “scaricare” la rivista e stamparla nelle dimensioni
che più gli aggrada.
La copertina di quest’ultimo numero dell’anno è dedicata alla sempre dimenticata
Maschera di Giangurgolo. Ma iniziamo la lettura:
Il nostro effervescente Raoul Elia ci presenta una Calabria poco conosciuta,
forse perché carente di chiare e precise fonti storiche, la Calabria dei Papi.
Per chi ci segue da tempo questo argomento non è una novità: i Papi calabresi sono stati già trattati sulla rivista associativa con una servizio a puntate (La Ciminiera – Anno II – n. 1/1997 e segg.) a firma di Paola Natali. Dico questo perché, guarda la coincidenza, anche la copertina del numero su cui si è parlato per la prima volta dei Papi calabresi era dedicata a Giangurgolo (strana coincidenza? Sincronicità?).
Un invito a tutti i fortunati proprietari terrieri o di piccoli orticelli: leggete con attenzione il contributo di Domenico Caruso sul folklore calabrese “Detti e proverbi sui mesi e stagioni in Calabria”. Ne trascrivo uno dei proverbi verificato di persona:

Se chiovi ad agustu si fa ògghju, meli e mustu.
(Se piove ad agosto si ottengono olio, miele e mosto).

Altro intervento significativo quello di Francesco G. Graceffa che ci presenta, prendendo spunto da una iniziativa editoriale, le sue considerazioni su un nostro illustre compatriota, Giovanni Barracco.
Sarà un piacere, per chi non ha potuto partecipare alla Conferenza del Centro Studi Bruttium tenutasi il 9 novembre a Catanzaro avente come tema “Il Codice Da Vinci: verità o fantasie?” leggere l’intervento di Umberto Falvo proposto integralmente su queste pagine. Sicuramente, come è risultato chiaro anche dagli altri interventi tenutisi in quell’occasione, la discussione sul
quesito rimane ancora aperta.
Accompagniamoci con Anna e Giuseppe Caruso nel cuore dell’America. Le descrizioni accurate del Tour della coppia daranno, a chi vuole, la possibilità di dire “ci sono stato anche io”!
Lo spazio che mi sono concesso è ormai esaurito. Nell’augurare a tutti Voi un felice e fortunato 2006, mi accingo a spegnere il computer e leggermi la mia copia dell’”Antologia degli Scrittori Calabresi” fresca di stampa.