L’arte pittorica di Giuseppe Monterosso

  • di Salvatore CONTE
Paesaggio

Ciò che facilmente ci attrae, è comunemente chiamata bellezza.
La bellezza è accanto a noi e come tale potremmo dire che bellezza è anche il creato. Infatti, quello che i nostri occhi percepiscono come bello, è in continuo rapporto con noi e tanto più l’uomo–artista vive in piena comunione, più si identifica con essa.
Perché questa premessa?
La risposta sta nel fatto: che quello che interagisce con l’uomo, che siano piante, sassi o altro, questi divengono motivo di espressione artistica.
Espressione che nel Monterosso diviene fondamentale per le sua produzione artistica.
La natura nella sua bellezza e nei suoi ricchi dettagli, paesaggi illuminati o notturni, nature morte, ecc. nella produzione artistica di Pino Monterosso segnano un chiaro percorso artistico caratterizzato da ricerca e perfezionamento di valori cromatici.
Le pennellate, ampie e corpose, agiscono sulla superficie del campo pittorico con sicurezza lasciando lo spettatore pieno di stupore e curiosità interpretativa.
In ogni angolo della superficie interessata le ricche pennellate, raccontano scorci di vedute prospettiche, dove lo spettatore ne diviene involontariamente osservatore privilegiato.
Nell’opera “Paesaggio marino” il mare diventa una tavola dove sembra possibile camminare; le montagne si vestono di riflessi marini dal colore bluastro; le architetture sono lì come costruzioni da essere abitate e i colori che le dipingono sono tipici di un borgo di mare.
Non c’è chi cammina lungo i viali ma solo le case che si accostano l’una all’altra creando una danza architettonica.
Monterosso si approccia non solo al colore brillante, ma anche a quello acceso di autunno, dove i rami rivestiti da foglie autunnali si confondono con il cielo che sullo sfondo si apre come una quinta scenografica.
Lui è il pittore scenografico che come un bravo regista mette a fuoco ogni cosa.
Ancora gli alberi autunnali si elevano verso l’alto come fossero dei pilotis creando un ritmo schematico.
Particolare interesse ritroviamo nella rappresentazione dello spazio pittorico con ricercate nature morte ricche di oggetti e figure umane che romanticamente ci offrono colori e significati da sogno.
Per concludere, tra il marasma sperimentalista e informale. è giusto considerare la pittura di Monterosso come un’isola felice per il godimento di un pezzo della nostra realtà, che diviene una verità autentica.

La Ciminiera – Maggio 2022