2004 febbraio 07- Dialetto: solo lingua dei padri?

Dialetto: solo lingua dei padri?

Rassegna Stampa

Sull’importanza del dialetto, certo, si è scritto e detto tanto, spesso a sproposito, tanto che il tema sembra ormai abusato e trito. Ma la proposta del Centro Studi Bruttium, Associazione di Volontariato Culturale operante sul territorio di Catanzaro da ormai otto anni, è in sé innovativa e, almeno nelle aspettative dell’associazione e degli esperti coinvolti, piena di premesse interessanti: analizzare il rapporto che si instaura fra la lingua dialettale e la cultura popolare di cui è portavoce e contemporaneamente strumento e prospettarne gli sviluppi futuri, sia come lingua che come strumento di espressione di idee per le nuove generazioni.

L’incontro-dibattito dal titolo “Dialetto: solo lingua dei padri?”, realizzato grazie alla compartecipazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, avrà luogo il 7 Febbraio 2004, presso l’Auditorium “Pino Grillo” dell’Associazione, all’interno del complesso residenziale “Parco dei Principi”, alle ore 18:00.

In particolare, oltre al prof. Pasquale Natali, presidente dell’Associazione ospite,  che porgerà i saluti del CSB e presenterà i partecipanti al tavolo di discussione, saranno presenti:

prof. Luigi Lombardi Satriani – docente di Antropologia all’Università “la Sapienza” di Roma;
prof. Franco Graceffa – Storico e saggista
prof. Raoul Elia – Responsabile settore Cultura del C.S.B.;
dott. Antonio Anzani – già Provveditore agli Studi di Catanzaro;
prof. Ulderico Nisticò – Saggista e storico;
prof. Vincenzo Crispino autore della “Grammatica dei Dialetti”;
sig. Mario Martino, Scrittore e poeta vernacolare
Avv. Caterina Salerno,  Assessore alla Cultura della Provincia di Catanzaro.
On. Egidio Chiarella – presidente del Comitato di gestione per il volontariato della Regione Calabria
Coordinerà Orlando Rotondaro – Giornalista.

Il dibattito, che si spera interessante e stimolante, sia per gli studiosi del settore che per i neofiti e gli appassionati della cultura e della tradizione calabresi, verterà in particolare sul rapporto che si è instaurato nel corso dei secoli fra il dialetto, la lingua italiana, la cultura egemone e la cultura subalterna. Ma la discussione toccherà altri temi scottanti: ad esempio, gli esperti partecipanti rifletteranno se la lingua vernacolare debba essere ormai conservata come “a lingua dei patri”, custodita come una reliquia di un tempo che fu, oppure uno strumento ancora vivo e vegeto, capace, se sfruttato adeguatamente, di essere ancora portavoce di istanze culturali alternative e subalterne.

In occasione della conferenza dibattito, verrà presentato e distribuito, gratuitamente a tutti i presenti, anche la seconda edizione del volume di Vincenzo Crispino “Grammatica dei dialetti calabresi”, edita dall’Associazione Centro studi Bruttium, ripubblicata e ampliata a tempo di record perché, straordinariamente ed imprevedibilmente, la prima edizione del volume è andata a ruba.

Il materiale prodotto per il dibattito confluirà, inoltre, in uno strumento multimediale che indagherà il rapporto fra il dialetto e la cultura passata e contemporanea.



da sinistra:
Mario Martino, Francesco Graceffa, Luigi Lombardi Satriani, Orlando Rotundaro, Antonio Anzari, Ulderico Nisticò


Prof. Vincenzo Crispino


Preside Francesco Graceffa


On.Egidio Chiarella