2004 dicembre 05 – Nel cassetto delle memorie 04 – Paolo Emilio Tulelli (Zagarise)

Nel cassetto delle memorie 04 – Zagarise (CZ)

Un poeta filosofo Paolo Emilio Tulelli 

Si conclude a Zagarisela prima serie di conferenze itinerante per i comuni della Calabria ideata dal “Centro Bruttium” e dall’Assessorato Regionale alla Cultura

NEL CASSETTO DELLE MEMORIE

E’ a Zagarise, dopo Soverato, Catanzaro e Mileto, che il Centro Studi Bruttium, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione, ha chiuso la felice iniziativa denominata “Nel Cassetto delle Memorie”.

A Zagarise, l’iniziativa, ospite dell’Amministrazione Comunale, ha presentato al folto pubblico intervenuto, fra cui una rappresentanza, anch’essa nutrita, di giovani, Paolo Emilio Tulelli, poeta-filosofo nato a Zagarise il 18 agosto 1811 e morto a Napoli il 27 gennaio 1883.

Il via ai lavori dopo il saluto del presidente del “Bruttium” prof. Pasquale Natali, è toccato al Primo cittadino di Zagarise, avv. Piero Raimondo, che, con una esauriente introduzione sugli obiettivi turistico-culturali che la sua amministrazione intende rinforzare nel tempo una sarà proprio indirizzata alla valorizzazione del patrimonio archeologico e umano di cui Zagarise è il fulcro. Tulelli, l’antica città di Barbaro e la maestosa Cattedrale saranno oggetto di attenti programmi e progetti. A questo proposito, il Sindaco, invita tutta la cittadinanza, a lasciar fuori gli schieramenti politici, e per il bene comune collaborare a che Zagarise possa acquistare quella giusta notorietà che merita, notorietà che nel tempo sicuramente potrà diventare una delle sue fonti economiche di sopravvivenza. Un applauso al “Bruttium” e all’Assessorato alla Cultura della Regione per avere permesso quest’incontro.

La prof. Marisa Raimondo, vicesindaco, introduce gli argomenti che saranno esposti nella serata e nel ringraziare la disponibilità avuta da parte dei nipoti e prenipoti ricorda a tutti che Paolo Emilio Tulelli amò tanto la sua Zagarise da ricordarla nel suo testamento confermando che fu uomo di così alti sentimenti da saper apprezzare la sua terra e tutto ciò che gli ha saputo dare. Si colloca in questo contesto il senso di riconoscenza anche verso la città di Catanzaro. 

Catanzaro a cui egli gli riconosce il merito di avergli trasmesso i primi insegnamenti,  e di avergli ispirato e fatto scoprire l’amor di Patria. A Catanzaro cedette i suoi libri e tutta la sua biblioteca composta di migliaia di volumi divenendo, per la futura Biblioteca Comunale De Nobili, il primo grande donatore.

Per primo si è parlato di Zagarise e lo si è fatto tentando di rintracciarne i suoi più antichi riferimenti. Il prof. Ulderico Nisticò ha guidato l’uditorio alla scoperta di antiche vestigia e di antichi modi di vivere. Le antiche rovine di un insediamento urbano nella zona tra Sersale e Zagarise, la perduta città di Barbaro, fa supporre allo studioso che forse Zagarise nacque dalla distruzione di quella città da parte, dice una legenda, del paladino Orlando.

Conclude Nisticò con un accorato appello: “E’ necessario che chi di competenza provveda al recupero e alla conservazione dell’esistente, prima che azioni sconsiderate, come già avvenuto, disperdano anche queste poche ma preziosissime testimonianze”.

E’ toccato alla poetessa Bruna Filippone, come già aveva fatto nei precedenti incontri, far vibrare il pubblico presente con la sua calda e sincera interpretazione del poeta Tulelli. Un intervento ricco di riferimenti poetici e filosofici intervallato dall’interpretazione di alcune liriche del poeta-filosofo.

Grande è stata l’emozione e l’orgoglio fra i nipoti del Tulelli presenti in sala.

Il dott. Antonio Anzani ha avuto il compito di portare gli ascoltatori nell’Italia ottocentesca prima dell’Unificazione. I problemi di comunicazione e le idee politico-filosofico-morali furono elementi dominanti nella formazione di chiunque avesse idea di approdare a studi universitari. 

Napoli, e la sua Università, rappresentarono il riferimento primo per il Tulelli che, partito da Zagarise per divenire allievo, ne divenne presto un quotato e rispettato docente. 

Discepolo prediletto del marchese Puoti e del barone Galluppi, l’attività scientifica e l’insegnamento del Tulelli coincidono con il ventennio di vero splendore dell’Ateneo Napoletano (1860-1880); nello Studio di filosofia, da lui aperto a Napoli, ebbe, tra i tanti allievi, anche i figli del re Borbone. Testimonianza del grande rispetto che il re ebbe per l’insegnamento del Tulelli fu un orologio da camera, opera dei fratelli Japis, donatogli per riconoscenza l’orologio che il pubblico in sala ha avuto la possibilità di ammirare dal vero.

Invitando i presenti ad aprire il loro Cassetto delle Memorie, fatto di tante piccole o grandi cose e riprovare il piacere di ricordarne il valore e le ragioni per cui erano state conservate e non distrutte, e su questi ricordi ricostruire il passato, riconsiderare il presente e pianificare il futuro, il prof. Raoul Elia e il prof. Pasquale Natali chiudono questa prima edizione de “Nel Cassetto delle Memorie”.


Comunicato Stampa del Centro Studi Bruttium

NEL CASSETTO DELLE MEMORIE

Paolo Emilio TulellPoeta-filosofo zagaritese

Dopo le città di Soverato, Catanzaro e Mileto tocca a Zagarise scoprire o riscoprire “Nel Cassetto delle Memorie” uno dei suoi figli “migliori”: Paolo Emilio Tulelli, poeta-filosofo nato a Zagarise il 18 agosto 1811 e morto a Napoli il 27 gennaio 1883.

Ma, molti diranno, chi era costui? Possiamo dire subito che Tulelli fu il discepolo prediletto del marchese Puoti e del barone Galluppi e che nello Studio di filosofia, da lui aperto a Napoli, ebbe, tra i tanti allievi, anche “.. i figli del re Borbone i quali, grati per tanta bravura, gli diedero in dono un orologio da camera, opera dei fratelli Japis, vero gioiello di architettura francese”, che i partecipanti al convegno avranno il piacere di ammirare grazia alla disponibilità di uno degli eredi del filosofo.

Bisogna comunque ricordare che l’attività scientifica e l’insegnamento del Tulelli coincidono con il ventennio di vero splendore dell’Ateneo Napoletano (1860-1880) di cui parla il Croce.

L’università di Napoli, rinnovata dal De Sanctís, forse non aveva mai conosciuto un periodo così luminoso: gli uomini che vi insegnavano erano all’avanguardia in Europa negli studi da loro professati e di riconosciuto e indiscusso valore nel mondo della scienza: il Tulelli appartenne a questa schiera e si riallaccia storicamente al movimento filosofico del quale furono protagonisti, dal 1815 al 1850, Pasquale Galluppi, Ottavio Colecchi, Stefano Cusani e Vincenzo De Grazia

Il Tulelli, anche se vissuto a Napoli, rimase sempre legato alla sua terra d’origine tanto che nel suo testamento i punti uno e due davano le seguenti disposizioni:

  1. Volendo lasciare una prima testimonianza di affetto alla città di Catanzaro ove ebbi i primi semi dei mio sapere e le prime aspirazioni alla libertà della Patria Italiana, lego al comune della città i miei pochi libri coi fine espresso ed incondizionato di formare il primo fondo ad una biblioteca pubblica da fondarsi in loco adatto a vantaggio della gioventù studiosa e dei cultori della letteratura e della scienza.

Il Comune di Catanzaro accettò i libri, li trasferiti da Napoli e il 2 giugno 1883, con la grande quantità di volumi di questo primo lascito, potè inaugurare la Biblioteca Comunale De Nobili.

Per Zagarise invece aveva pensato un altro tipo di lascito:

  1. Coi fine di promuovere e favorire nel mio nativo Comune di Zagarise l’educazione morale e l’istruzione letteraria e scientifica e così sospingere quei miei concittadini sulla via della civiltà, istituisco un Monte od Istituto per l’educazione ed istruzione dei giovinetti di detto Comune da elevarsi dal Real Governo in Ente Morale e giuridico con la dotazione di annue lire duemila di rendita al 5% iscritto al gran libro dei Regno d’Italia. All’uopo destino due certificati di rendita a me intestati dell’annua rendita di lire 1.700,00 con la data di Firenze 14 agosto 1878 sotto il N. 649.196 e l’altro dell’annua rendita di lire 300,00 della stessa data e sotto il N. 649.197. Sì fatta annua rendita sarà unicamente ed esclusivamente impiegata per l’educazione e istruzione nelle lettere e nella scienza di un giovinetto fatto volta per volta per modo che si dirà qui appresso nato a Zagarise da genitori ivi domiciliati almeno da dieci anni compiti, dell’età non minore di 7 anni, che sappia almeno leggere e scrivere e mostri in generale attitudine e buona disposizione agli studi.

Ancora ad oggi queste disposizioni non si sono potute attuare o almeno non si hanno notizie in merito. Forse nella conferenza del 5 dicembre ne sapremo di più.

Per la cronaca ai saluti del Sindaco di Zagarise Piero Raimondo e del Presidente del “Bruttium” Pasquale natali seguiranno gli interventi dell’Assessore alla Cultura di Zagarise Marisa Raimondo, del saggista Antonio Anzani, della poetessa Bruna Filippone e dello storico Ulderico Nisticò. Quest’ultimo svolgerà una relazione sull’antica città di Barbaro. Coordinerà i lavori Raoul Elia, Vicepresidente del Centro Studi Bruttium. I partecipanti riceveranno, gratuitamente, il “Quaderno del C.S.B.” dedicato a Tulelli.


Sindaco di Zagarise Piero Raimondo

Assessore alla Cultura di Zagarise Marisa Raimondo

Antonio Anzani

Bruna Filippone

Ulderico Nisticò