2003 – La Ciminiera 01_02 – Anno VIII

2003 LaCiminira VIII - 01_02
Alberto Seveso “Sun, Moon, and sky” realizzata da SpazioGRAFICO. LEGGI

Siamo ancora qui!

Ci accingiamo, con questo numero, ad affrontare l’ottavo anno di pubblicazione della “La Ciminiera”. Con particolare emozione, al Bruttium, abbiamo sfogliato il numero zero, distribuito a marzo del 1996, e, valutando la situazione attuale, ci siamo sentiti riempire d’orgoglio per aver “resistito” e portato a questi livelli la nostra rivista.
La proponiamo, oggi, in una nuova edizione e con modifiche organizzative di grande importanza. Queste le più significative innovazioni:
– Veste grafica di grande impatto visivo, grazie alla ricerca di nuove ed originali impostazioni di pagina;
– Aumento del numero delle pagine (dalle 28 del 2002  alle 50 del 2003)
– Spazi più ampi per gli interventi e le ricerche
– Maggior spazio sul sito Internet www.centrostudibruttium.org per il settore Editoria
– uscita della rivista ogni due mesi
– uscita del “4fogli” ogni 15 gg.

Mi auguro che ciò sia gradito e attendiamo qualsiasi vostro intervento in merito.
Anche il Centro Studi Bruttium è entrato nell’ottavo anno di attività e mi consola constatare che l’impegno e il desiderio di “fare per gli altri quello che vorremmo fosse fatto per noi” è, ancora, una costante fondamentale di tutti i suoi operatori.
Una finalità che ci appartiene è l’impegno ad offrire ai nostri giovani l’opportunità di presentarsi senza aver necessariamente bisogno di raccomandazioni o di comportamenti di sudditanza. Proprio grazie a questo tipo di impegno, sono aumentati i gruppi di studio/lavoro che hanno il compito primario di rappresentanza associativa e di programmazione di lavori editoriali come  “La Ciminiera” e “4 Fogli”.
Certo, non possiamo offrire lavoro ma opportunità, cosa, questa, a cui la “politica” locale solo in piccolissima parte ha saputo rispondere. Anzi, in questi ultimi anni, Politica e Cultura si sono sempre più allontanate, causa la “riscoperta” di una politica culturale “di palazzo” con conseguente “potere” di decisione dell’Amministrazione, che si è arrogata il compito di decidere cosa sia cultura e non, chi debba sopravvivere e chi morire.
La rivista e il “4Fogli” sono riusciti a sopravvivere solo, e dico solo, grazie all’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria e dei, sempre in aumento, estimatori in tutta Italia. E anche il “Bruttium”, pur programmando ad ampio raggio, ha ricevuto sporadici interventi economici. Queste ristrettezze economiche impostaci dagli Enti pubblici preposti a coadiuvare le iniziative culturali, ad oggi, non ci permettono di programmare operazioni a livello nazionale, il cui costo, in termini economici ed organizzativi, è di molto superiore a quanto le finanze di un’associazione no-profit e i sempre precari contributi dei privati possono consentire.
Mi auguro che queste mie riflessioni vengano interpretate non come posizioni politiche, ma come un grido di allarme per chi fa cultura a “serrare le file”, a essere più propositivi e meno egoisti e per gli Enti un invito a attivarsi per trovare momenti di mediazione tra possibili soluzioni di problemi che la società propone.
“Il compito della cultura […] non è quello di sostituirsi al politico, ma di offrire al politico il proprio contributo di pensiero; non è quello di ergersi a maestra unica di verità, ma, viceversa, di capire chi la pensa in modo diverso; non è quello di ritenersi sempre fuori e all’opposizione per partito preso ma neppure quello di salire disinvoltamente sul carro del vincitore per interessi di qualsiasi genere, tranne quelli intellettuali ed etici che le debbono essere propri” – (Antonio Anzani – Cultura e politica e Politica della cultura,  “4 Fogli” n. 11).

Editoriale: Pasquale Natali